venerdì 27 gennaio 2012

giornata della Memoria

Giornata della Memoria
Ancor prima che fosse istituita ho custodito nel cuore la Memoria dell’Olocausto. Ha segnato la mia adolescenza, gli anni di seminario, la maturazione alla consacrazione monastica.
Da principio fu l’orrore per le crudeltà contro gli ebrei nei campi di sterminio nazista, mi muoveva a questo un innamoramento per il movimento sionista, … la terra dei Padri, la terra dove si può vivere tutto l’insegnamento di Dio. Poi, man mano crescevo accanto alle vittime ebraiche ho incontrato la testimonianza di cristiani come Massimiliano Kolbe e Dietrich Bonhoeffer, Edith Stein e una “cosa” che era stata consegnata al silenzio nella mia famiglia: anche il mio nonno materno reduce dalla prigionia (e non come ci dicevano in Germania per lavoro); poi ho incontrato gay, lesbiche e transessuali che nessuno commemora pubblicamente e che alla fine dell'eccidio hanno continuato a portare i segni della discriminazione (forse loro si meritavano le torture?);  successivamente i diversamente abili che facevano vergogna al mito dell'uomo forte (anche le famiglie li tenevano nascosti, … non sta bene vedere), e poi gli zingari che non piacciono a nessuno nemmeno oggi.
E mi accorgo che i campi di concentramento e i ghetti non sono ancora stati abbattuti.
Ho nel cuore in questa giornata della Memoria ci sono i gulag, le foibe, i campi di sterminio del lontano oriente, le masse trucidate a colpi di macete nelle chiese dell'Africa, i fiumi di gente vittime di pulizie etniche, le popolazioni armene, le vittime di odi travestiti da zelo religioso, ...

Ma, la Chiesa Cattolica a cui appartengo, oggi mi propone la figura di una donna eccezionale: Angela Merici,
In un epoca in cui la donna è solo fattrice di figli, forza lavoro e oggetto di piacere o destinata al chiuso di un convento, lei piccola donna gardesana, con la forza dei colli e del lago che ne ha forgiato il carattere, indica alle donne la via di una femminilità redenta e riscattata, una femminilità che, senza convegni, sa educare alla vita buona del vangelo.
E io guardando Angela Merici e portando nel cuore gli Olocausti credo ancora in una umanità possibile anche se oggi intimorita dai venti d'odio che si levano dalle Borse, da nuovi miti razziali, da intransigenze religiose, da ripicche adolescenziali addosso a uomini e donne di età "matura".
Credo che Dio dopo aver creato l'uomo, unico come Lui è Unico, ha commentato: ed era cosa molto buona.

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