sabato 7 aprile 2012

i fiori narrano il vangelo


Giovanni  20, 1-9

Al grido disperato di Maria di Magdala, Simon Pietro e l'altro discepolo, quello che Gesù amava, corrono al sepolcro.
Il discepolo amato attende l'arrivo di Simone che, giunto, entra e vede i teli posati e il sudario, avvolto.
Entra anche l'altro discepolo e vide e credette.

Domina nella composizione il bianco dei fiori e dei lini. 
In primo piano il lenzuolo ben piegato che avvolgeva il corpo di Gesù, segno della delicatezza di Giuseppe d'Arimatea; lenzuolo reso profumato dalla mistura d'oli e unguento portata da Nicodemo.

In secondo piano l'asciugatoio di cui si era cinto Gesù per lavare i piedi dei discepoli, segno che è il medesimo Gesù che prima ha esercitato il ministero di Servo, quindi l'ufficio di Maestro e ora è Il Signore!

La composizione poi sale verticalmente verso le luci che illuminano l'altare del Sacrificio incruento.

Se nella liturgia della Parola ti sei sentito chiamare con il tuo nome proprio dal "Giardiniere" e l'hai riconosciuto come il tuo Maestro buono, ora è il tempo di riconoscerne il Corpo e il Sangue nelle specie eucaristiche.

Nella pazienza dell'impegno per "comprendere le Scritture".

E' risorto! 
Il Servo che fu appeso alla croce! 
Il Maestro che ha parole di vita eterna!
Il Pastore che cammina avanti al suo gregge e lo conduce sicuro alla salvezza!
Il Signore che siede alla destra della Maestà nella Gloria!

Nessun commento:

Posta un commento