Dio davanti all’uomo e l’uomo davanti a Dio: MARIA
In principio il Padre che ama, dona il Figlio che è la grazia del Padre; il Figlio dona lo Spirito, potenza e forza di comunione, dall’eucaristia dona perdono, sapienza, amore.
C’è una generazione perenne di koinonia – pentecoste – chiesa: la nuova creazione.
Chiesa icona della Trinità, rende cristiformi, nella mozione dello Spirito.
Dio sogna una società unita e distinta: nell’amore e nella reciprocità. Relazioni a misura di Cristo, che ci sta davanti; sta alla porta e bussa pronto ad entrare e cenare con chi gli apre. Dio accetta il limite della coscienza dell’uomo.
L’idolo viola, scassina violenta e si impadronisce; ma Dio vuole una relazione con te nella piena libertà.
Se non gli apri, piange e va oltre, rimprovera chi vorrebbe una punizione esemplare per chi non risponde.
Emmanuele: Dio sta con noi, cammina con noi, parla con noi.
Servo: Dio non è prepotente, ma potente: gli uni ai piedi degli altri: al servizio dei bisogni e della gioia dell’altro. A nostro vantaggio: per noi e per la nostra salvezza si è fatto uomo. L’uomo poi si esprime in ringraziamento e in lode.
Tutto questo, però, può essere anche misconosciuto.
Vedo ciò che dovrei essere: conversione!
Presbitero: fratello che lava i piedi alla comunità, ricordandogli, preparandogli la cena.
Icona della VERGINE visione della PRESENZA.
Nella comunione dei santi si scelgono gli amici.
Bacio dell’icona: segno di pace, della presenza stessa della Vergine. Siamo tra amici!
In Croce Gesù mi dice: “Figlio, ecco tua madre”. “Madre, ecco tuo figlio”. Chiesa: insieme degli amati, il cui prototipo è Giovanni, chiamati a generare il sole al mondo: Maria.
Il compito della Chiesa: generare.
Gli apostoli sono ministri della chiesa, ma unica icona della Chiesa è Maria.
Apostoli: amati chiamati a divenire madri.
La Parola, detta, crea. Lo rendiamo presente, lo generiamo al mondo: sacramento-testimonianza.
MARIA: TYPUS; ESEMPLARE.
Maria è tipologia della chiesa: specie nella liturgia e nella lectio, incontro Maria come prototipo della VOCAZIONE.
Annunciazione: Dio sta davanti a te nella sua libera decisione di non essere più lontano, ma nel suo messaggero entra nel perimetro della casa e della vita di Maria: Entra da lei!
Il Cristianesimo non è tanto la salita dell’uomo al cielo, ma piuttosto la discesa di Dio presso di te.
Scende in un preciso villaggio, in una casa specifica, ad una persona singolare, con un grado sociale e culturale unico. Si fa vicino come PAROLA “disse”. Ciascun credente è messaggero … per dire.
“RALLEGRATI”, GIOISCI, ESULTA! Chiunque tu sia Lc 15 si fa vicino ai peccatori e disastrati; lo fa anche quando mi schiaffeggia. Dio è solo intenzione di bene.
Perché rallegrarsi? HAI TROVATO GRAZIA PRESSO DI ME. Io povero disgraziato in attesa di sentenza, invece ricevo sentenza di grazia: IO SONO CON TE, NON CONTRO DI TE. Ti voglio rendere creatura bella e buona. Creazione sempre all’opera: E Dio vide che era cosa molto buona (bella).
Ci sono incontri che lasciano sbalorditi: Che significa tutto questo?
Proposta di Dio: Tu resa graziosa e bella dalla mia libera decisione di amore: vuoi divenire la dimora del sole? Vuoi partorire il sole alla terra?
Colui che nasce è Dio, non il frutto della cooperazione di Giuseppe: Ecco la potenza dello Spirito.
Ai suoi amici Dio prepara il meglio: per il Figlio prepara una creatura/aurora bella e buona per il più bello tra i figli degli uomini, sulle cui labbra è diffusa la grazia.
Chiesa: insieme dei visitati e dei gioiosi in quanto è l’insieme dei graziati. Ecco questo amico è con noi fino alla fine dei giorni, e oltre.
Come: nello SPIRITO.
Nel post ascensione, Maria, fa la differenza: evangelizzazione è opera dello Spirito: non propaganda di se stesso.
Maria sta davanti a Dio come ECCOMI del Padre: Eb 3, 10; del Figlio che assume un corpo: di Maria che nello Spirito fa sì che l’Eccomi di Dio divenga storia.
Non ti preoccupare: è nello Spirito!
Il tuo stile di vita deve provocare l’altro a domandarsi: che significa?
MAGNIFICAT: il tutt’altro ha guardato questa povera tapina!
Si sente guardata bene, chiamata per nome, con un compito.
Il nostro Dio fa grandi cose in chi non è considerato nel mondo.
Dio non agisce nella superbia della cultura, del potere, dell’avere: Dio fa cose grandi nella povertà che ci fa leggeri, capaci di cammini, pronti alla condivisione.
Maria canta il sì a Dio nella gioia: prezzo: una spada ti trafiggerà l’anima.
Pianto afflitto di Gesù nel vedere disatteso il dono di Dio.
L’uomo preferisce l’acqua di cisterna alla sorgente.
Afflizione i poteri si uniscono per dichiarare la volontà di non volere il sole.
La donna dell’apocalisse, la chiesa nel martirio si vede nella donna vestita di sole, nella trasfigurazione: Maria grande dono per vedere in lei come Dio Padre nel Figlio e nello Spirito sta davanti all’uomo.
Il Typos rimanda sempre all’origine: è sì beata, ma rimanda alla beatitudine dell’ascolto e del praticare. Lo fa sia quando è nella chiarezza, sia nel tempo dell’oscurità: è sorella nella chiesa perseverante nella via della fede: nel sì gioioso e costoso.
Anche quando vado alla lectio personale la faccio in comunione di tutti i santi del cielo e della terra. Sono sempre ecclesiale.
Maria ascolta, conserva nel cuore, medita danzando, lodando, piangendo e aderendo.
La devotio è guardare bene: tu sei beata e sentire la sua voce: anche te sei beato.
Nei santi lodiamo l’opera di Dio!
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