Terza stazione
Gesù è aiutato dal cireneo
Dal vangelo secondo Luca
6,30-33
Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso.
Riflessione: mondo del lavoro
Perché l’affettività possa esprimersi realizzando nuove famiglie occorre il sostentamento che viene dal lavoro. Ma c’e la tentazione che il lavoro sia visto solo dal punto di vista materiale, trasformandosi in lotta per il benessere e per il potere.
Seguendo Gesù come i discepoli sul monte Tabor della trasfigurazione anche il lavoro quotidiano ne esce trasfigurato. Esso diventa il mezzo per realizzarsi come persone autenticamente umane, un mezzo per donare con amore la vita.
Gesù ci invita a fare agli altri ciò che vogliamo che gli altri facciano a noi. Chi lavora, e chi da’ lavoro deve ricordare che costruire la giustizia, edificare una società autenticamente fraterna, è un compito che supera la vita dell’individuo, e il destino ultimo di ogni persona e di ogni sua attività è la risurrezione, la partecipazione alla vita di Cristo, morto e risorto. In questa prospettiva la nostra attività acquista il suo vero senso.
Orazione
Signore Creatore dell’universo,
che hai creato l’uomo perché sia voce dell’universo;
conserva i frutti della terra e del lavoro,
perché nessuno sia privo del pane quotidiano.
Per Cristo nostro Signore
Amen
Santa Madre deh voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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