martedì 12 giugno 2012

esercizi 2012 - secondo giorno ore 11,00

SALMI  MESSIANICI

Salmi 2; 20; 72; 89; 101; 110  (forse anche 45 ritenuto delle nozze del re con qualche dubbio essendo riferito al re di Samaria)

1200 – 1000 ingresso nella terra, la struttura tribale fa sentire la sua inadeguatezza, ci si unisce in vista di vincere n nemico occasionale (giudici) con alleanze brevi. Si desidera avere la struttura degli altri popoli. Il popolo vuole copiare il “mondo” si vuole mondanizzare volendo un re: reagisce il profetismo: Re è solo JHWH.

Cfr. Samuele: il re vi prenderà dalle figlie alle cose, ma l’avete voluto voi; a malincuore Dio lo concede e permette l’unzione di Saul. Questi però è un depresso infedele, i suoi ultimi anni sono tristi. Si fa avanti la figura di David, descritto da varie tradizioni non unanimi.

Dire Re è anche dire Unto. Saul e Davide: sono Re Messia; in Gerusalemme

Davide – re messia – in Gerusalemme

Nella casa di Davide tutti i discendenti sono Re Messia.

unzione di Davide

regno di salomone di quasi 40 anni, non fa guerre, ma esiste la corruzione che produce la divisione (931) tra regno del nord con capitale Samaria (senza una vera dinastia con re costituiti per colpi di stato) e regno del sud (di Israele) di discendenza davidica

730 Assiria deporta Zabulon e Neftali (regno del nord) Galilea – Nazareth
Profezia di Isaia un tempo Zabulon e Neftali sono umiliate dal Signore, ma poi su di esse sorge una luce

595-587 si radica la fede nella invincibilità di Gerusalemme: ecco i re si sono riuniti insieme, sono avanzati, ma vista Gerusalemme, se ne sono tornati in Assiria.

587 Gerusalemme viene distrutta, il tempio distrutto; ucciso il re e i suoi figli
La fede nella solidità di Gerusalemme scuote la fede di Israele e lo si ritrova nelle lamentazioni di Geremia

Nell’esilio si deve leggere che la storia dei Messia è stata una disgrazia: tutti uno per uno hanno fatto ciò che è male agli occhi del Signore; imitano la condotta dei padri

Si salva solo Davide, pur se non esemplare; il pio Ezechia, uomo giusto; Giosia che da il Deuteronomio ad Israele dotando la corte di esegeti.

La teologia messianica è moltto forte nonostante i singoli re: Su ognuno scende lo Spirito santo è abilitato ad essere mediatore tra Dio e il popolo: è il mediatore per eccellenza.
Mentre in Babilonia e in Egitto il re è dio; in Israele è solo luogotenente di Dio, deve compiere la volontà di Dio. Deve compiere la PACE e la GIUSTIZIA.
Nel salterio si celebra il Re Messia (Mashia), alcuni salmi hanno il termine di Adon (Signore); quando si intende Dio si usa “il mio Signore” Adonai. In greco è diventato Kyrios.

Il redattore finale (terzo secolo) ha sparso in tutto il salterio i salmi messianici. Non c’è più monarchia, ci sono governatori.

In origine erano pezzi liturgici usati in liturgie regali, ci sono difficoltà di ricostruzioni di queste stesse liturgie. Finita la presenza del re, non si è più attenti a vederne la dimensione profetica: un Re degli “ultimi tempi”. Il qui e ora era deludente, la lettura futura fa sperare nel futuro (Cfr Isaia: il virgulto: figlio di Ezechia). I profeti non predicono il futuro, ma leggono in profondità l’oggi.
Nell’epoca monarchica questi salmi venivano detti nel palazzo regale che sorgeva a destra del tempio: parallelamente alla stanza vuota del Santo dei Santi: la stanza del trono dove incontrare i re è i ministri.

Il re arriva al tempio, scortato dai profeti e dalla sua famiglia sulla MULA DI DAVIDE, non sale su cavallo, ma perché deve essere uomo di pace usa la mula quando è in mezzo al suo popolo. Zaccaria: viene umile, salvato, seduto su un puledro, figlio di puledra… il mimo di Geù per entrare in Gerusalemme. Figura di persona inoffensiva.

La mula di Davide è diventata mitica, il detto ebraico è che era sempre la stessa (come la roccia che seguiva Israele nel deserto).
All’ingresso del tempio il profeta gli mette sul capo il diadema
Apertura del rotolo con la nomina, autenticazione dinastica e titoli: è veramente figlio di Davide! I titoli: stella del mattino (stella a 6 punte); principe della pace; Oriente; Corno.
Sono auguri al re.

Unzione con olio sulla testa usando l’olio contenuto in un corno chiuso.
W il Re

Processione dall’ingresso del tempio al palazzo regale, qui il re mostrava la sua forza e veniva acclamato; condotto alla sala del trono: siedi alla destra di Dio: il Signore Dio ha detto al re mio signore di sedere finché non abbia posto i nemici sotto i tuoi piedi.
Riceveva l’omaggio dei vassalli, il bacio del piede.

Di seguito il discorso della corona: mio compito è …

Davanti al re venivano collocate delle anfore di terracotta con iscritti i nomi dei nemici di Israele; il re scendeva e con lo scettro di ferro li spaccava: rito di esecrazione.
Quindi usciva e andava a fare prodezze in campagna, vicino sta la fontana di Ghicon (ritenuta miracolosa), qui beveva e poi alla campagna.

I salmi risentono di questo rituale, sono nati in queste situazioni, hanno nutrito attese.
Se era possibile la preghiera con prospettiva del Messia ideale (escatologia): quello che non ho visto oggi, Dio lo farà a suo tempo.

La capanna di Davide è stata distrutta (Amos), ma Dio la rialzerà, non per dinastia, un nuovo Iesse (IIsaia), si parte ancor prima di Davide.

Salmo 2 ingresso al palazzo
Salmo 110 al trono
Salmo 101 proclama regale
(forse il 45 matrimonio al nord)
Salmo 20 prima della battaglia
Salmo 90 dopo la battaglia
Salmo 89 

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