lunedì 23 settembre 2013

Domenica  22    settembre
Con Maria, Madre di Dio e Madre della chiesa accogliamo la Parola del Signore dal Vangelo secondo Luca, 
capitolo 23, 26-34
26Mentre conducevano via Gesù, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.

Padre nostro – 10 ave Maria – Gloria al Padre

27Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

Padre nostro – 10 ave Maria – Gloria al Padre

29Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. 30Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. 31Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

Padre nostro – 10 ave Maria – Gloria al Padre

32Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.
33Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.
Padre nostro – 10 ave Maria – Gloria al Padre

34Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

Padre nostro – 10 ave Maria – Gloria al Padre –
Salve Regina



Lettura della saggezza della Chiesa:

Da “Il Messia sconfitto” di Severino Dianich

Non è Dio che è in collera, ma è l’uomo che peccando si mette in una condizione davanti a Dio, per la quale non può più sentirlo come amico, ma lo coglie come ostile.
Se uno è tormentato dal rimorso per le sue colpe, non è Dio che lo condanna a soffrire per essere poi libero dal rimorso, ma è lui stesso che percepisce ogni sofferenza che incontra come un’occasione per sdebitarsi con Dio, accettandola con amore e senza ribellarsi.
Quando si dice che Dio ci perdona non è lui che cambia, cessando di essere arrabbiato e tornando ad essere benevolo con noi: siamo noi che cambiamo, perché egli trasforma l’anima con la sua grazia e ci riporta attraverso la conversione ad un felice rapporto con lui.



Preghiera per il Papa

O Dio, che nel disegno della tua sapienza
hai edificato la Chiesa sulla roccia di Pietro,
guarda e sostieni il nostro papa Francesco;
tu che lo hai scelto come successore del capo degli apostoli
fa' che sia fondamento visibile di unità e di comunione
nella fede alla Chiesa universale.
Amen



Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


Eterno riposo

Angelo di Dio


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